La carbonara è uno dei piatti più amati e discussi della cucina italiana, ma una domanda persistente si insinua tra gli appassionati: pancetta o guanciale? Quante volte abbiamo sentito qualcuno dire di aver utilizzato la pancetta in questo piatto? Si tratta quasi di un sacrilegio, ma la realtà è che molte persone faticano a distinguere tra pancetta e guanciale. In questo articolo, faremo una distinzione chiara tra i due e spiegheremo quando e perché scegliere uno piuttosto che l’altro.
La pancetta e il guanciale provengono entrambi dal maiale, ma le differenze iniziano già nella parte del suino da cui sono ottenuti.
La pancetta è solitamente ricavata dal ventre del maiale. Il processo inizia con la salagione, durante la quale le porzioni ottenute vengono generosamente cosparse di sale. A seconda della regione, queste porzioni possono anche essere aromatizzate con una varietà di odori e spezie. Dopo diverse fasi di lavorazione, la pancetta è pronta per essere consumata al naturale o per essere sottoposta a stagionatura. Nella versione al naturale, presenta un gusto più dolce ed è ideale per arrosti o da gustare da sola.
Il guanciale proviene da guancia e gola di maiali che hanno raggiunto almeno i nove mesi di vita e subisce un processo di condimento e successiva stagionatura di almeno tre mesi. Questo periodo consente al sottile strato superficiale di asciugarsi, formando una deliziosa crosticina. Caratterizzato da un profilo calorico più elevato, un gusto speziato e una consistenza più robusta rispetto alla pancetta.
La scelta tra i due dipende dal piatto che si sta preparando e dal gusto che si desidera ottenere ma sia che si opti per la croccantezza della pancetta o per l’intensità del guanciale nella nostra macelleria potrai trovare un prodotto di qualità pronto a stupirti.